Chiudiamo Bologna fotografa con questa immagine che è stata esposta nella sezione dedicata agli anni della contestazione. Avevamo aperto questa rubrica sulla mostra con la foto della giovane donna che saliva i gradini della chiesa di San Petronio, ci pare bello chiudere con questa coppia che, a pochi passi da quei gradini, si addormenta abbracciata. Poco sappiamo di questa immagine così come poco sapevamo del suo autore: N.G. Mazzanti. Inutili gli appelli fatti nel luglio dell’anno passato prima delle proiezioni in Piazza Maggiore, fortunata invece una ricerca che ha portato a incrociare, più casualmente che volontariamente, una nipote del fotografo. Così lo sconosciuto N.G. Mazzanti, le cui fotografie sono conservate presso gli archivi della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, è potuto diventare Gelindo Mazzanti, per gli amici Nino. Un fotografo dilettante, disegnatore tecnico presso le officine della Morini, che ha dedicato tempo, pazienza e meticolosità ad una passione che praticava quasi esclusivamente per un proprio gusto personale più che per volontà espositive. Un fotografo schivo e solitario ma capace di seguire le tracce dei suoi racconti anche nelle strade e nelle piazze affollate di quegli anni. Ci auguriamo che questa mostra sia stata per lui una occasione utile a fare riscoprire in maniera più ampia il suo lavoro.

L'immagine proposta questa settimana è tra le fotografie esposte alla mostra "BOLOGNA FOTOGRAFATA. Persone, luoghi, fotografi", a Bologna nei rinnovati spazi del Sottopasso di Piazza Re Enzo, dal 12 maggio 2023 al 28 gennaio 2024.