Nel 1967 Mario Fantin compiva la sua trentesima spedizione da quando, nel 1954, aveva seguito come fotografo e cineoperatore la cordata italiana sul K2. Ande, Kilimangiaro, Groenlandia, Sahara, Messico, Iran, Costa d’Avorio…solo alcune delle tante aree geografiche che in quegli anni aveva fotografato, filmato, studiato e descritto a seguito di esplorazioni alpinistiche o di studio. In quel 1967 raggiunse il Tassili a seguito di una spedizione paleontografica che studiava i dipinti rupestri dell’area sahariana: in agosto però, come sempre, Fantin preferiva rimanere a Bologna ed era la città vuota l’oggetto delle sue esplorazioni. Pubblichiamo alcune delle tante immagini che Fantin ha dedicato alla sua città spopolata con l’idea che a incuriosirlo, più che la malinconia dell’estate in città, fosse la pulizia e la “naturalezza” degli scorci urbani.